Totem: il Tribunale di Arezzo assolve
Totem ad Arezzo: la Procura modifica il capo d’accusa ed il Tribunale assolve
Il procedimento era iniziato nel 2013 nei confronti di un esercente che deteneva presso il proprio locale totem connessi in rete internet che consentivano ai clienti di raggiungere portale di giochi d’azzardo quali roulette, slot, poker.
La movimentazione di denaro a titolo di presumibili ricariche in favore di clienti su carta prepagata dell’imputato aveva aggravato la posizione dello stesso esercente cui era stato contestato, oltre al reato di gioco d’azzardo, anche quello di cui all’articolo 4 legge 401/89 per intermediazione abusiva nella raccolta di giochi e scommesse.
L’istruttoria dibattimentale si è concretata nella audizione degli operanti che avevano eseguito il sequestro sui totem e gli accertamenti peritali e contabili, con esame diretto da parte del pubblico ministero e articolato controesame del difensore dell’imputato Avv.Marco Ripamonti, che ha puntato a disinnescare l’imputazione inerente la raccolta abusiva.
All’esito di tale fase il “ripensamento” della pubblica accusa, che ha modificato il capo di imputazione eliminando il riferimento al delitto dell’art.4 legge 401/89 lasciando inalterata la contestazione di gioco d’azzardo.
La discussione della difesa si è così concentrata su tale aspetto con produzione di numerosi precedenti in termini, anche di Tribunale e Corte d’Appello di Firenze, con riferimenti anche relativi all’epoca di entrata in vigore del cosiddetto poker cash.
Il Tribunale, all’udienza del 24 aprile 2019, ha così assolto con formula il fatto non sussiste.
jamma.tv
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